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THALASSA - Il Tonno è Mediterraneo
In un documentario dedicato alla storia dei pescatori siracusani non poteva mancare una sezione dedicata al tonno e alle tonnare, che hanno segnato l'evoluzione del tessuto economico della Sicilia sud-orientale sin dal terremoto del 1693. Le tonnare fisse conosciute nella costa sud-orientale della Sicilia sono quelle di Santa Panagìa, Terrauzza, Fontane Bianche (non più esistente), Avola, Vendicari, Marzamemi e Portopalo.
Il sistema tradizionale delle tonnare fisse affonda le sue radici in Sicilia (con la Mattanza) e in Andalusia (con l'Almadraba), nel sud della Spagna. Per secoli, il metodo tradizionale ha garantito uno sfruttamento sostenibile della specie, in termini di possibilità di riproduzione.
Sessanta anni fa, con la rivoluzione tecnologica applicata alla pesca, sono sorti dei fortissimi interessi economici nei riguardi di tutte le specie di tonno, in particolare del tonno rosso, quella più pregiata e costosa. La crisi della maestranza dei tonnaroti locali è una conseguenza diretta di tale escalation. |
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THALASSA - Link Utili
Dona a Greenpeace
FishWatch - U.S. Seafood Facts
ICCAT - International Commission for conservation of Atlantic Tunas
Oceans – Greenpeace International
Sea Shepherd Conservation Society
RAI - Report sul Tonno
Il Tonno è Mediterraneo - Download
Atlante per il Mare DOP, Guida al consumo sostenibile delle specie
ittiche Siciliane. Download file .pdf
The Bluefin Bonanza, Sea Shepherd Crew Briefing,
Operation Blue Rage 2010. Download file .pdf |
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Dal 1996 al 2006 le tonnare volanti si sono accaparrate circa il 50% della totalità del tonno pescato nel Mediterraneo, mentre negli ultimi cinque anni la quota ha raggiunto circa il 70%, il doppio rispetto a quanto stabilito dalle quote dell'ICCAT, la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico.
Turchia, Spagna, Francia, Italia, Croazia, Libia sono i paesi più attivi in questo business. Cinquant'anni di sfruttamento del tonno rosso (bluefin tuna in inglese, thunnus thynnus in latino) hanno prodotto una diminuzione dell'85% della sua presenza nel Mediterraneo e nell'Atlantico Orientale. |
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